I voxel sono una forma di rendering 3D che è diventata sempre più popolare nel mondo della modellazione, dell’animazione e della realtà virtuale. Il voxel offre una nuova forma di espressività e flessibilità ai modelli 3D, consentendo agli artisti di creare una varietà di forme, superfici e texture più complesse. In questo saggio, esamineremo da vicino le origini del voxel, come funziona e come può essere utilizzato nei progetti di animazione 3D.
Che cos’è un voxel?
Un voxel (contrazione di “volume element”) è l’equivalente tridimensionale di un pixel in un’immagine bidimensionale. In altre parole, un voxel è l’unità minima di un’immagine tridimensionale, come quelle prodotte da una scansione CT o da una risonanza magnetica (MRI).
Esso è definito da una posizione nello spazio tridimensionale e da un valore numerico che rappresenta una proprietà dell’oggetto rappresentato. Ad esempio, in una scansione CT del cranio, i voxel potrebbero rappresentare la densità ossea a una particolare posizione nello spazio.
In medicina, l’uso di voxel consente la ricostruzione tridimensionale dell’oggetto rappresentato, consentendo ai medici di visualizzare in modo dettagliato e preciso l’anatomia del paziente e di individuare eventuali anomalie o patologie.
Le origini del Voxel
Le origini del concetto di voxel risalgono alla fine degli anni ’60, quando i ricercatori in campo informatico e di imaging medico iniziarono a sviluppare tecniche di elaborazione delle immagini tridimensionali.
Uno dei primi sistemi a utilizzare il concetto di voxel fu il sistema di imaging tridimensionale a raggi X (CT) sviluppato da Hounsfield e Cormack nel 1972, che utilizzava una matrice di voxel per rappresentare i dati di attenzione ai raggi X rilevati dal rilevatore.
Successivamente, la tecnologia MRI, che utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini dell’interno del corpo, ha esteso l’uso dei voxel a un’ampia gamma di applicazioni mediche e scientifiche.
Oggi, il concetto di voxel viene utilizzato in molte aree della scienza e della tecnologia, dalla grafica computerizzata all’analisi di dati scientifici, alla simulazione e modellizzazione di sistemi complessi.
Come funziona un voxel?
In un’immagine tridimensionale, ogni voxel rappresenta un piccolo cubo di informazioni, che contiene una serie di valori numerici che descrivono la proprietà dell’oggetto rappresentato in quella posizione nello spazio. Questi valori possono rappresentare la densità, l’intensità del segnale, la velocità del flusso sanguigno o altre proprietà.
Per acquisire un’immagine tridimensionale, viene utilizzata una tecnica di imaging, come la tomografia computerizzata (CT) o la risonanza magnetica (MRI), che acquisisce una serie di immagini bidimensionali attraverso il corpo del paziente da diverse angolazioni. Queste immagini vengono quindi elaborate per ricostruire una rappresentazione tridimensionale dell’oggetto, utilizzando algoritmi di elaborazione delle immagini che assegnano i valori numerici ai voxel.
Una volta che l’immagine tridimensionale è stata acquisita e ricostruita, può essere visualizzata e analizzata utilizzando software specializzati. In medicina, ad esempio, i medici possono utilizzare l’immagine tridimensionale per individuare anomalie o patologie, pianificare interventi chirurgici o monitorare la risposta del paziente alle terapie.
In sintesi, un voxel è una piccola unità tridimensionale di informazione che rappresenta una proprietà dell’oggetto rappresentato. Le immagini tridimensionali vengono acquisite utilizzando tecniche di imaging e processate per ricostruire una rappresentazione tridimensionale dell’oggetto, che può essere visualizzata e analizzata utilizzando software specializzati.
Principali utilizzi
Il voxel è un concetto fondamentale nella rappresentazione tridimensionale di oggetti e immagini, ed è ampiamente utilizzato in molte applicazioni mediche, scientifiche e tecniche. Alcuni degli utilizzi principali includono:
- Imaging medico:vengono utilizzati per rappresentare le proprietà anatomiche e fisiologiche dei tessuti e degli organi all’interno del corpo umano. L’imaging medico tridimensionale consente ai medici di visualizzare e analizzare in modo dettagliato l’anatomia del paziente, individuare anomalie e patologie, e pianificare interventi chirurgici.
- Grafica computerizzata: vengono utilizzati per la modellizzazione di oggetti tridimensionali in ambito di animazione e videogiochi, simulazioni, rendering e design industriale.
- Geologia e topografia: vengono utilizzati per rappresentare le proprietà fisiche dei terreni, come la densità, la porosità e la permeabilità, per la modellizzazione tridimensionale di formazioni geologiche e la pianificazione di attività di perforazione.
- Materiali e scienze dei materiali: vengono utilizzati per la modellizzazione tridimensionale di materiali, come le leghe metalliche, i polimeri, i cristalli e le ceramiche, per la valutazione delle proprietà meccaniche e termiche.
- Biologia molecolare e strutturale: vengono utilizzati per la modellizzazione tridimensionale di macromolecole come le proteine, permettendo di studiarne la struttura e le interazioni.
In generale, il voxel è una rappresentazione tridimensionale fondamentale per la rappresentazione di oggetti e dati spaziali, utilizzata in molte applicazioni in diversi campi scientifici e tecnologici.
Pro e contro dei voxel
Ci sono alcuni pro e contro nell’utilizzo dei voxel come strumento di rappresentazione tridimensionale di oggetti e dati spaziali. Ecco alcuni esempi:
PRO:
- Precisione spaziale: permettono una rappresentazione tridimensionale molto precisa degli oggetti, delle strutture e dei dati spaziali.
- Flessibilità: sono altamente flessibili e possono essere utilizzati in molte applicazioni diverse, dal design industriale alla medicina.
- Scalabilità: la dimensione dei voxel può essere regolata in modo da adattarsi alle diverse esigenze di risoluzione e precisione.
- Facilità di visualizzazione: l’elaborazione delle immagini tridimensionali basate sui voxel consente una facile visualizzazione e analisi dei dati spaziali.
CONTRO:
- Dimensioni dei dati: i dati basati sui voxel possono essere molto grandi e richiedere una notevole quantità di memoria e capacità di elaborazione.
- Risoluzione: la risoluzione dei dati basati sui voxel può essere limitata da fattori tecnici come la potenza di elaborazione disponibile o il tipo di tecnologia di imaging utilizzata.
- Artefatti: possono essere soggetti a artefatti e distorsioni a causa della presenza di rumore nei dati di imaging.
- Interpretazione dei dati: la corretta interpretazione dei dati richiede competenze specialistiche e conoscenze specifiche dell’applicazione, poiché gli stessi dati possono essere rappresentati in modi diversi a seconda dell’applicazione.
In sintesi, essi sono uno strumento di rappresentazione tridimensionale molto utile e flessibile, ma il loro utilizzo può presentare alcune limitazioni e sfide tecniche. La scelta di utilizzare i voxel dipende dalle specifiche esigenze dell’applicazione e dalle risorse disponibili per elaborare e analizzare i dati.
Considerazioni conclusive
I voxel hanno offerto agli artisti una nuova forma di espressività e flessibilità nella creazione di modelli 3D. Possono essere utilizzati per creare modelli più complessi che non sarebbero possibili con il rendering poligonale, come modelli di superfici morbide e complesse. Tuttavia, i voxel sono anche più difficili da gestire e ottimizzare rispetto al rendering poligonale. Inoltre, i voxel sono più limitati nell’ambito della realizzazione di texture complesse.