Ethereum non è altro che una piattaforma di blockchain sorta nel 2013, che parte da alcune caratteristiche comuni al bitcoin ma che consente di sviluppare applicazioni più complesse, quali nuovi strumenti finanziari, assicurazioni digitali, applicazioni di gambling ed anche gaming; con una metafora potremmo immaginare anche una sorta di ente supremo che distribuisce figurine sulla cui rarità non c’è assolutamente da dubitare: prodotti unici e garantiti.
Ethereum consente al suo interno di implementare i cosiddetti contratti intelligenti ossia gli smart contract: senza la necessità di intermediari si sfruttano le caratteristiche classiche della piattaforma bitcoin garantendo in più allo sviluppatore una enorme flessibilità di azione.
Smart contract ed Ethereum: applicazioni pratiche
Approfondiamo a questo punto il concetto dei contratti intelligenti che nonostante ciò che indicano le parole, spesso non sono nè contract, nè smart! In realtà parliamo di codice informatico che in effetti è materia inerte e non intelligente, che fa semplicemente quello per cui è programmato: un contratto smart su Ethereum può eseguire delle istruzioni anche molto semplici (ad esempio invio o ricevo un pagamento a fronte di un servizio ricevuto o svolto).
Il termine contratto ci rimanda come di abitudine all’ambito legale, tuttavia in questo caso il significato è decisamente più tecnologico: lo smart contract infatti non è altro che pezzo di codice che viene eseguito dalla blockchain in modo sempre uguale (in gergo tecnico si dice in modo deterministico). Questo consente e garantisce di ottenere sempre gli stessi risultati con i medesimi input.
Si tratta di una proprietà fondamentale perché ritornando all’esempio precedente, questo codice garantisce che all’atto del pagamento corrisponda sempre un servizio.
Risvolti pratici? Ce ne sono eccome! Ad esempio troviamo già applicazione nella gestione del noleggio automatico di mezzi di trasporto: nel momento in cui ne viene prenotata uno, esso non risulta più disponibile per gli altri, senza possibilità di errori o overbooking. Si tratta in generale di garantire dei servizi estremamente efficaci e puntuali senza necessità di input umani, input che invece vengono completamente gestiti da una applicazione. Ma grazie ad Ethereum si può fare ancora molto altro. Continuiamo il nostro approfondimento!
Exchange decentralizzato su Ethereum: di cosa si tratta
L’exchange decentralizzato rappresenta una delle tantissime possibilità di Ethereum. Si tratta nello specifico di superare alcuni problemi di centralizzazione che hanno invece riguardato l’ambito della blockchain. Ci riferiamo in particolare ai cosiddetti mercati di scambio sui quali ad esempio si svolge il trading delle varie criptovalute (euro vs bitcoin, bitcoin vs ethereum e così via). Gli exchange centralizzati esistono e garantiscono il nostro fondo, tuttavia se per qualche motivo scompaiono, scompaiono anche i fondi ad essi legati. Questo ovviamente va a scapito della trasparenza e della sicurezza del mercato digitale delle cryptocurrency e si tratta di un problema chiave che interessa tutti gli utenti.
Ecco quindi che gli exchange decentralizzati rappresentano una soluzione importante: esse possono essere definite come applicazioni smart contract, costruite e attive proprio sulla piattaforma di Ethereum, che consentono da una parte agli utenti di rimanere in completo controllo dei propri fondi, e dall’altra parte di scambiare le proprie valute con altri partecipanti alla stessa rete.
Non solo criptovalute: i token non fungibili
Uno degli argomenti di maggiore tendenza in questi ultimi tempi è quello dei token non fungibili: si distinguono dai token classici per essere ognuno diverso dall’altro, per essere assolutamente unici e autentici. L’obiettivo infatti è che essi rappresentino su blockchain dei pezzi come ad esempio una figurina rara o un’opera d’arte.
A differenza dei Bitcoin, di cui sappiamo esisterne in giro un numero ampio seppur predefinito, in questo caso parliamo di pezzi unici, garantiti da questi token digitali. Ciò significa che lo scambio e la vendita di ogni token non fungibile e quindi come tale unico, risponderà a delle dinamiche e ad interessi differenti. In questo caso quindi si uscirà potenzialmente da una classica piattaforma di scambio per arrivare ad un ambiente più simile ad Ebay, per intenderci! Su questo ambiente potremmo mettere in vendita il nostro token assolutamente unico agli acquirenti interessati al suo acquisto.
Avere un token non fungibile è un valore aggiunto rispetto al mero possesso dell’opera d’arte cui si riferisce, non solo perché ne garantisce l’unicità: ad esempio grazie alle garanzie della blockchain e alla flessibilità dello strumento degli smart contract, questo token potrebbe appartenere anche a 10 soggetti diversi ed essere quindi condiviso, anche per quote differenti. Ogni comproprietario del token potrà vendere la propria quota in totale tranquillità e semplicità, senza coinvolgere gli altri comproprietari.
Una riflessione finale su Ethereum
Vitalik Buterin è il fondatore di Ethereum e attualmente si occupa di coordinare la ricerca e lo sviluppo sulla piattaforma dal punto di vista ingegneristico e scientifico. Nonostante l’importanza e la rilevanza della sua figura, la blockchain è una entità che si fonda su una condivisione, una community. Le potenzialità di Ethereum (potrai trovare articoli sempre aggiornati e novità su Etherevolution.eu la più grande community italiana su ETH) sono estremamente ampie e se i risultati ottenuti ad oggi sono già straordinari, essa è destinata ad evolvere ulteriormente nel corso degli anni a venire e a trovare nuovi ambiti di applicazione.
Su EtherEvolution.eu troverai anche validi spunti sul trading e sugli strumenti per farlo in maniera professionale come ad esempio Fibonacci Trading o il notissimo sito web TradingView.